MAUDIT - Immagini e Immaginari nelle Alpi - Bolzano 5 aprile
Il 5 aprile sarò ospite della Libera Università di Bolzano per parlare di immagini e immaginari alpini.
Fare ricerca era una delle cose che volevo tornare a fare quando, due anni fa, mi sono licenziato per lanciare la mia carriera da autore e consulente indipendente. A questo principio ho tenuto fede e, in questo periodo, mi sono dedicato allo studio delle Alpi e del loro immaginario.
L'ho fatto perché, è sempre più evidente, il paesaggio del territorio in cui sono nato e vivo sta cambiando in modo sempre più evidente per effetto dell'azione combinata dell'uomo e del riscaldamento globale.
La montagna e le Alpi in particolare sono un ambiente fragile, dove questi cambiamenti hanno un impatto forte e visibile. Per capire le conseguenze di tali mutamenti sulla nostra idea condivisa di paesaggio alpino ho pensato che fosse opportuno conoscere e capire come quel paesaggio si era venuto a creare come figura depositata nella nostra cultura e nel nostro immaginario.
Come obiettivi finali, l'apertura di questa linea di ricerca ha la scrittura di un audio essay apertamente ispirato a On Vanishing Land di Mark Fisher e quella di un romanzo di non fiction.
Due progetti ai quali sto lavorando attivamente in questi mesi e che hanno dato vita a una serie di spin off sotto forma di post e articoli su temi connessi alle Alpi e alle loro immagini, apparsi qui e altrove.
Questo lavoro ha attirato la curiosità di Noemi Biasetton e Letizia Bollini, ricercatrici della Libera Università di Bolzano, che mi hanno invitato a partecipare a MAUDIT - Immagini e Immaginari nelle Alpi.
MAUDIT è un simposio che esplora le narrazioni visuali legate al territorio alpino. La giornata è divisa in tre momenti di discussione che ripercorrono le modalità, gli apparati e i canoni che, fin dal Settecento, sono stati impiegati per raccontare le Alpi e il suo paesaggio umano e non-umano. Il progetto è sviluppato nel contesto del progetto CARE (Climate crisis in Alpine tourism: A mixedmethod investigation through Visual Social Media).
Insieme a Beatrice Citterio, Peter Righi e Federica Viganò, venerdì 5 aprile, animerò un tavolo di discussione dedicato alla spettacolarizzazione delle Alpi.
A partire dalla seconda metà del novecento, la spettacolarizzazione delle Alpi attraverso cinema e televisione ne ha cristallizzato l’immagine come simbolo di ricchezza, di potenza e di avventura intesa come sfida tra l’uomo e la natura. Nell’ultimo ventennio, con l’aggiunta dei social media alla matrice mediale occidentale, questa rappresentazione si è andata ulteriormente ad affermare costruendo un immaginario in cui le Alpi sono rappresentate in segno di conquista, attraverso un’ottica di dominazione e di sottomissione del paesaggio. Pubblicità, film, fotografie, report giornalistici e molte altre forme di racconto delle Alpi hanno contribuito a creare una narrazione che spesso trascura la complessità delle comunità locali e le sfide sociali e economiche che queste affrontano. Alla luce delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, questo tavolo di discussione offre l’opportunità di esaminarne criticamente il racconto mediatico che ne viene fatto e le sue implicazioni socio-economiche a lungo termine, interrogandosi sulla sostenibilità della promozione della monocoltura sciistica e sulle sue conseguenze per l’ambiente e le comunità – sia umane che non-umane – che abitano le Alpi.
Per l'occasione ho messo a disposizione del simposio la prima bozza di Unmelting Snow, il testo dell'audio essay a cui sto lavorando e che farà parte dei materiali disponibili ai partecipanti della giornata.
Per assistere al simposio, di cui fanno parte altri due tavoli, basta registrarsi su Eventbrite seguendo il link qui sotto. La partecipazione è gratuita. ⤵️
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