(ri)velato #3 - Un libro è un lavoro collettivo

Dove si racconta che un libro non è mai l'espressione di una singola personalità, ma un lavoro collettivo. (ri)velato: spin off, curiosità e dietro le quinte del mio primo romanzo.

Un gruppo di bambini con la loro istitutrice. Scena dal film "The sound of music"

Quello della filiera del libro è un tema ampiamente dibattuto. C'è chi pensa che il contributo collettivo all'opera di un autore debba restare nell'ombra, perché un romanzo o un saggio sono comunque l'espressione di una personalità autoriale e chi, invece, e io sono tra questi, pensa che sia corretto sottolineare come un libro sia sempre un lavoro collettivo, a cui danno il loro contributo creativo molte altre persone oltre all'autore.

Il velo non fa eccezione a questa regola. Per questo, alla fine dle libro, ho voluto dedicare qualche parola a tutte le persone senza le quali il mio primo romanzo non esisterebbe.

Christian Raimo è il mandante morale di questo libro. Senza di lui non avrei mai pensato di iniziare a scrivere un libro su Bolzano e tantomeno avrei pensato che sarebbe diventato il mio primo romanzo. Per questo lo ringrazio e mi scuso se, qualche volta, in passato, mi sono comportato in modo meschino nei suoi confronti. Avermi dato l'opportunità che mi ha dato è un gesto che gli fa onore.
Non so se sia vero, come dice qualcuno, che fare i libri è come fare dei figli. Ho fatto entrambe le cose e penso che fare un figlio sia più bello e difficile. Ma se questa similitudine dovesse rivelarsi esatta, Sara Mazzini sarebbe l’ostetrica di questo romanzo. Senza di lei Il velo non sarebbe diventato il libro che è oggi, imperfetto e bellissimo allo stesso tempo. Grazie, Sara, per i tuoi insegnamenti, per esserci sempre quando ho avuto bisogno e per ascoltare i miei vocali.
Due grazie vanno a Giuliano Geri. Il primo per avermi fatto capire cosa non andava nella prima stesura. Il secondo per aver editato la seconda e averla trasformata nel libro che avete appena finito di leggere.
Ringrazio anche chi ha letto questo libro quando ancora non esisteva. Andrea, a cui è piaciuto subito anche se era pessimo, perché lui domina il frastuono e vede il futuro attraverso le cose. Violetta, che ho perso di vista. Se dovessi leggere queste righe, i miei contatti sono sempre gli stessi. Iacopo, perché anche se tutto è cambiato e non ci sentiremo mai più, il suo entusiasmo era genuino. Guia, perché la ammiro e invidio come sa scrivere di musica. Giorgio, perché non aveva alcun motivo per dedicare a questo libro le parole che gli ha dedicato e questo mi ha fatto un piacere immenso e dato la fiducia per andare avanti, anche quando tutto sembrava difficile.
Davide e Nicolò per il lavoro che hanno fatto con Manaròt. Ci prenderemo lo spazio, pure senza moneta.
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Il velo è il mio primo romanzo. È fuori dal 21 aprile 2023 per le edizioni alphabeta. Lo trovi in libreria e in tutti gli store digitali. Se vuoi saperne di più leggi la scheda del romanzo.