"Intelligenza artificiale e vocine nella testa" su Esquire

Cosa succede quando provi a tenere insieme i consigli omicidi di Alexa, la Singolarità Tecnologica e l'episodio interattivo di Black Mirror? Ottieni un pezzo sul rapporto tra intelligenza artificiale e libero arbitrio.

"Intelligenza artificiale e vocine nella testa" su Esquire

Cosa succede quando provi a tenere insieme i consigli omicidi di Alexa, la Singolarità Tecnologica e l'episodio interattivo di Black Mirror? Ottieni un pezzo sul rapporto tra intelligenza artificiale e libero arbitrio.

Quello che la redazione dell'edizione italiana di Esquire mi ha chiesto di scrivere e che è uscito nei primi giorni dell'anno nuovo. Nell'articolo rifletto su questi temi, analizzando criticamente Black Mirror: Bandersnatch per mostrare come sia la rappresentazione di un mondo controllato da un'intelligenza artificiale unaccountable rispetto all'utente che ne subisce le decisioni.

Addendum

L'immagine che emerge dalla lettura dell'articolo è quella di un mondo in cui l'esercizio del pensiero è un optional, esternalizzato a un dispositivo creato da aziende private e ai cui meccanismi non abbiamo accesso. È proprio su questo invito ad abbandonare la facoltà di pensiero che sembrano convergere le ricerche sull'intelligenza artificiale e quelle sul design degli ambienti digitali. Una correlazione che in futuro varrà la pena di approfondire.

Intelligenza artificiale e vocine nella testa
Alla fine del progresso tecnologico c’è la fine del libero arbitrio umano?
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