"Sono troppo vecchio per questa merda" recensione a The Heroes di Joe Abercrombie

The Heroes di Joe Abercrombie è un fantasy crudo e realisitico. Racconta di una battaglia e parla della guerra in modo autentico e feroce.

"Sono troppo vecchio per questa merda" recensione a The Heroes di Joe Abercrombie

La guerra è una merda. E Curden lo Strozzato questo lo sa bene, perché quella che sta combattendo non è altro che l'ennesima di una lista troppo lunga. E lui è "troppo vecchio per questa merda" che negli anni gli ha lasciato soltanto ginocchia logore e nervi a pezzi. A modo suo anche il Caporale Tunny, protastendardo del Primo Reggimento dell'esercito dell'Alleanza, è a parte di questa verità. Anche se Tunny, di campagna in campagna, ha imparato che il modo migliore per sopravvivere a una guerra è cercare di combattere il meno possibile e in questo lui, profittatore di vecchia data, è di certo il migliore.

Curden e Tunny sono solo due dei personaggi che affollano le pagine di The Heroes di Joe Abercrombie. Uscito nel 2011 e pubblicato in italiano l'anno successivo della casa editrice Gargoyle, è uno dei tre standalone ambientati nell'universo narrativo della Prima Legge, la serie creata dall'autore britannico che conta sei romanzi (di cui fa parte una trilogia) e cinque racconti. Il libro narra le sorti di due eserciti, quello del Nord comandato da Dow Il Nero, e quello dell'Alleanza agli ordini del Lord Maresciallo Kroy, durante una battaglia che ha luogo nella piana dove sorge la cittadina di Osrung.

The Heroes la piana di Osrung

La narrazione si dipana lungo l'arco di 3 giorni e segue le vicende di un numero incredibile di personaggi appartenenti all'uno e all'altro schieramento, le cui vicende s'intrecciano nel corso della battaglia, il cui andamento viene rappresentato sulla mappa con la precisione di una partita a Warhammer. Qui la mappa diventa un elemento semiotico imprescindibile per organizzare la narrazione, al contrario di quanto accade in molti romanzi fantasy dove questo elemento è diventato nient'altro che un cliché trito e ripetitivo.

Ma la vera protagonista di The Heroes è la guerra, un'attività vecchia quanto l'uomo che Abercrombie racconta con incredibile profondità e varietà di sguardo e a cui non fa alcuno sconto. Perché la guerra è sempre diversa da come la cantano i bardi o da come la dipingono gli artisti, così come è diversa dal modo in cui la racconta Bremer dan Gorst, Primo Cavaliere del Re caduto in disgrazia, nelle sue lettere inviate a corte. La guerra è sporca, spietata, dura e faticosa e la distanza che separa un eroe da un cadavere è sottile e affilata come la lama di una spada. Si può essere eroi per follia, come Whirrun il Tocco, oppure per sorte, come Beck il Rosso, o ancora per vocazione, come lo stesso Bremer.

Joe-Abercrombie

E si può essere eroi, veri eroi, spietati, sanguinari, impalcabili sul campo di battaglia senza per questo incidere minimamente sugli esiti finali di uno scontro. Perché la guerra non la decidono gli individui come non la decide il coraggio o il valore. The Heroes è lontano anni luce dalla retorica trionfalistica e testosteornica della guerra, non parla al nostro cervello rettile ma è, al contrario, un atto d'accusa impalcabile alla follia e alla stupidità di essa. Senza che la scrittura di Abercrombie perda, per questo motivo, un briciolo della sua forza e della sua capacità evocativa.

La descrizione dell'assalto alla collina degli eroi, la posizione strategica sul cui controllo si gioca l'intera battaglia e da cui il romanzo stesso prende il suo ambiguo nome, è un pezzo di bravura declinato in un inesorabile piano sequenza di cinematografica potenza che attraversa l'intero fronte della battaglia, passando il testimone dello sguardo di personaggio in personaggio, mano a mano che questi vengono uccisi. Lo sguardo del lettore viene così accompagnato da uno schieramento all'altro in una catena di morti da cui emerge ogni possibile sfumatura emotiva: dal terrore al furore, all'estasi della battaglia.

È qui che nasce la consapevolezza di quello che la guerra, depurata della sua retorica, delle strategie, dell'ordinata geometria degli eserciti schierati, comporta per gli uomini: la presa di coscienza di essere indifferenti, tragicamente uguali gli uni agli altri nel momento in cui i corpi vengono maciullati e il sangue principia a mischiarsi al fango diventando indistinguibile.

In guerra come in pace, non siamo nient'altro che questo, carne e sangue destinata a tornare alla terra. In che modo questo succederà sta a noi deciderlo o, almeno, provare a farlo.

The-Heroes-copertina

Titolo: The Heroes
Autore: Joe Abercrombie
Editore: Gargoyle Books 2012
Formato: Hardcover 716 pagine
ISBN-13: 9788889541784