2025 - Un anno nel retrovisore

Come sono andati i miei ultimi dodici mesi da scrittore e consulente strategico indipendente? Un resoconto di cosa ho fatto e imparato nel corso del 2025.

Fotografia aerea del deserto.
Fazal Sheikh - Great Salt Lake
⏸️
Questo è l'ultimo post del 2025. Io e il blog andiamo in pausa. Riprendiamo a pubblicare domenica 4 gennaio.

È passato un altro anno, il quarto da quando ho scelto l’indipendenza professionale. Anche nel 2025 sono successe parecchie cose: è arrivato il momento di raccontarti com’è andato. Un anno nel retrovisore è tornato, pronto?

Il mio anno in sintesi

La paranoica gestione finanziaria che mi sono autoimposto mi ha permesso di iniziare il 2025 incassando un bel po’ di crediti maturati nell’anno precedente.

Un trick che, in pochi mesi, mi ha permesso di raggiungere il 50% del fatturato che mi sono prefissato. Un bel vantaggio, perché mi ha permesso di lavorare con serenità, senza l’assillo di dover acquisire per forza nuovi progetti e clienti, tema che preoccupa molti freelance, io per primo.

Progetti e clienti che, ancora una volta, sono arrivati in modo del tutto naturale, anche se meno “irruento” rispetto allo scorso anno, quando ero stato letteralmente travolto di cose da fare.

Poco importa, perché al calo di quantità è corrisposto un aumento della qualità dei progetti.

Molti di essi sono stati percorsi di consulenza o lavori di strategia, in linea con il mio core di attività e utili per migliorare i processi o mettermi alla prova in contesti che non avevo ancora esplorato.

In linea di massima, del 2025 posso dire che è stato un anno upbeat: ritmi elevati e un mood positivo e ottimista; una combinazione che aiuta parecchio se oltre a lavorare devi gestire una famiglia.

Arrivato a questo punto della carriera, di fronte a me vedo tre possibili strade: integrare le mie conoscenze di comunicazione e marketing con competenze in ambito di sviluppo e gestione aziendale; fondare una società o trovarne alcune dispose a collaborare per me in cambio di equity; coltivare la carriera di autore.

Al momento sono convinto di provare a percorrerle tutte e tre, e decidere più avanti quale abbandonare. Speriamo di non star facendo una sciocchezza.

Fatti e cifre

Per il quarto anno di fila sono riuscito a centrare l’obiettivo di fatturato che mi sono posto.

Non sono del tutto sicuro che la mia impostazione - goal fisso calcolato in base agli utili generati - sia la migliore dal punto di vista fiscale ma è rassicurante da quello personale.

Mi permette di risparmiare ogni anno una cifra interessante, di poterne investire una parte e di mantenere un equilibrio vita-lavoro sostenibile.

A meno che il commercialista non mi dica di fare diversamente, andrò avanti in questo modo.

Grafico a barre.

Dal punto di vista della distribuzione del fatturato, il 2025 ha visto la mia attività virare in modo deciso verso le attività project management.

L’etichetta è un po’ fuorviante, perché ricadono al suo interno attività che è riduttivo definire in questo modo.

Ho scelto questa semplificazione sia per non complicare le categorie, sia perché il mio apporto non si limita mai a uno specifico set di attività. Di fatto, molti progetti e il modo in cui suggerisco di affrontarli richiedono un mix di consulenza, operatività e organizzazione.

Una definizione più accurata potrebbe essere: project management strategico. È la naturale evoluzione del lavoro orientato al branding con metodologie partecipate, che ho iniziato a sviluppare alla fine del 2022.

Questo mi porta sempre di più a posizionarmi in una zona in cui la dimensione strategica, operativa e tattica del mio contributo a un progetto tendono a sovrapporsi.

Il resto delle attività - lavoro culturale, content marketing, sparring strategico, branding e copywriting - o si ridimensiona (branding e content marketing) oppure resta più o meno stabile rispetto allo scorso anno.

Grafico a torta.

Highlights

Blog

Negli ultimi anni mi ero promesso che lo avrei scalato, scrivendo di più.

Nel 2025 ho mantenuto fede alla promessa. Fatta eccezione per una breve pausa estiva, quest’anno ho pubblicato sul blog una volta a settimana.

Da quando scrivo online è la prima volta che ho una regolarità simile.

Grazie a essa non solo sento di aver raggiunto un livello di organizzazione del pensiero che mi permette di generare idee a ciclo continuo, ma anche di aver migliorato in modo sensibile la qualità della mia scrittura.

Dato che si può fare, nel 2026 vorrei provare a rilanciare questo sforzo. Ci sono delle novità che riguardano il blog, ma ne parlerò meglio tra qualche settimana.

Il bagliore

Speravo che il romanzo dell’antropocene alpino che ho scritto lo scorso anno avesse miglior fortuna. Purtroppo così non è stato.

Dopo una serie di sfortunati invii ho iniziato a chiedermi se la qualità del manoscritto corrispondesse davvero a ciò che io e chi lo aveva letto pensavamo.

Per questo ho chiesto al team di Crudo una scheda di lettura: da lì è nato un ulteriore lavoro di revisione che ha migliorato il testo, senza però cambiarne le fortune editoriali.

Nonostante sia stato letto e proposto attraverso i loro canali, a oggi Il bagliore non ha ancora trovato un editore disposto a pubblicarlo.

A questo punto dubito anche che riuscirà a trovarlo.

Mi sono fatto un’idea del perché e magari più avanti ne parlerò in un post. Adesso però devo decidere cosa farne, perché la finestra per la pubblicazione del testo così com’è si va chiudendo.

Le opzioni sul tavolo sono due: rilavorarlo ancora, oppure pubblicarlo come contenuto del blog.

Non ho ancora deciso.

Se sei un editore e vuoi leggerlo, scrivimi: te lo mando volentieri.

Aldo Menini - Nell’inferno della comunicazione umana

Erano almeno 10 anni che desideravo seguire un creator su YouTube.

Ci sono riuscito grazie ad Aldo, un formatore esperto di comunicazione che ho accompagnato nel lancio del suo canale.

Se dovessi usare una metafora biblica, direi che YouTube è un dio tanto esigente quanto magnanimo. Per approcciarlo serve uno sforzo enorme, ma l’algoritmo è potentissimo e incredibilmente efficace nel far incontrare i contenuti al pubblico che puòapprezzarli.

Lo sospettavo da tempo ma ora, dopo averne fatto esperienza diretta, dico con sicurezza che YouTube è la piattaforma che ha vinto la corsa all’attenzione. Chiunque desideri essere davvero rilevante in rete dovrebbe passarci.

Per questo, in termini di costruzione di competenze, considero questo progetto uno dei più intensi tra quelli a cui mi sono dedicato negli ultimi due anni.

Aldo Menini - Nell’Inferno della Comunicazione
Tecniche di comunicazione? No. Questo non è il solito canale con tecniche da venditore porta a porta, ma un viaggio nell’inferno della comunicazione umana. Attraverso i suoi gironi scoprirai perché fallisci quando comunichi, ma anche come fare per evitarlo. E ascoltando le storie di chi ci è passato prima imparerai che la comunicazione non è questione di trucchetti, ma di consapevolezza. Preparati a mettere in discussione tutto quello che credevi di sapere sul modo in cui parli, ascolti e ti relazioni agli altri. Prepara le monetine per Caronte, il tuo viaggio sta per cominciare.

Iscriviti al canale di Aldo. Mi raccomando, attiva la campanella degli avvisi!

phase:shift

Da quando sono freelance, seguo ogni anno un progetto per cui non mi faccio pagare.

Perché se metto a disposizione gratuitamente le mie capacità, in cambio posso chiedere massima libertà di manovra: testare nuove intuizioni, esplorare modalità inedite di lavoro, sperimentare servizi senza la pressione di dover “ripagare” l’investimento del cliente.

phase:shift è stato il progetto del 2025.

È una newsletter che “mappa le traiettorie del cambiamento, connettendo e contestualizzando le migliori fonti disponibili per tracciare i cambiamenti che stanno rimodellando il nostro mondo”.

Dietro ci sono Giulio e Piero, due amici conosciuti online, tra le persone più in gamba, preparate ed entusiaste che ho incontrato quest’anno.

Lavorare con loro mi ha ispirato moltissimo.

phase:shift | Substack
Linking facts to grasp reality, so you can change it. Click to read phase:shift, a Substack publication with hundreds of subscribers.

Iscriviti a phase:shift!

Worldbuilding

Approfondire le tecniche di worldbuilding e simulazione sociale che avevo sperimentato nel 2024 era uno dei miei obiettivi: l’ho fatto.

Alice Siracusano di Luz mi ha dato la possibilità di costruire la versione beta di un laboratorio di worldbuilding che ho presentato in due eventi culturali: Common Grounds e MAST.

Al contrario delle aspettative, il mondo aziendale non si è rivelato il contesto più ricettivo: quello culturale sì.

Non è del tutto una buona notizia, perché rende più complesso scalare il laboratorio.

Se vuoi approfondire, la mia casella email è sempre aperta.

Cosa mi piacerebbe fare nel 2026?

Negli ultimi due anni la maggior parte dei lavori che ho seguito sono arrivati tramite agenzie di comunicazione.

Nel 2026 vorrei cambiare questo assetto e prendere almeno un altro cliente senza intermediazione.

Non ho preferenze tra personal brand, start up o aziende già avviate, ma sarei molto felice di confrontarmi con una realtà editoriale, un media o un’agenzia di comunicazione: sono contesti che conosco bene e in cui so di poter incidere.

Perciò se hai una casa editrice o un media, sarei felice di mostrarti qualche caso studio.

Ma se lavori in un altro settore e pensi che io possa prendermi cura della comunicazione del tuo marchio, azienda o prodotto, parliamone.

La faccio spiccia: sono aperto a nuove collaborazioni e non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi clienti.

Magari uno di loro sei proprio tu che stai leggendo.

Vorrei lavorare con te, come faccio?

Ogni progetto in cui mi impegno nasce chiacchierando, dal vivo o in call. Se vuoi fissare un appuntamento scrivimi un’email e troviamo insieme il momento migliore per farlo.

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