Alcuni pensieri su "Tempo di seconda mano"

Tratti da un dialogo realmente accaduto e riscritti a memoria, perché in qualche modo importanti.

Paesaggio con montagna che si riflette in un lago.
Kim Asendorf e Olia Lialina - Pixel Matter
Il mio ultimo desiderio è che scriva la verità. Però la mia di verità, non la sua... Perché la mia voce rimanga.

"Cosa cerchi in questo libro?", mi domanda A. dopo aver indicato attraverso la vetrata del coworking il volume che tengo sulla mia postazione.

Mi colpisce, perché non è da tutti interessarsi ai libri che leggono gli altri. D'altra parte è anche difficile che Tempo di seconda mano passi inosservato: un parallelepipedo di quasi ottocento pagine esige il suo spazio anche nell'edizione economica che possiedo.

"Cerco la scrittura", gli rispondo. "La capacità che l'autrice ha di montare insieme una miriade di voci per continuare a raccontare la stessa cosa - la vita in Russia dopo la caduta del comunismo - esplodendola in infiniti punti di vista."

"Quindi cerchi il realismo", mi dice.

"Non proprio. Piuttosto il reale".

"Il reale..." ripete A, soppesando quella parola "in che senso?"

"Nel senso che l'autrice riesce a cogliere quello che, per me, è il nocciolo duro che sta alla base delle cose; io questa cosa la chiamo il reale. Il realismo, invece, è più una modalità di raccontare le cose."

A questo punto è come se A si ritirasse dalla conversazione. Sento di aver catturato la sua attenzione e posso divagare.

"Vedi", gli dico salendo in cattedra "con il comunismo non sono caduti solo un regime economico e un sistema politico. Sono scomparse le coordinate che, per settant'anni, avevano orientato la vita stessa delle persone, la vita quotidiana, di tutti i giorni. Sono scomparsi i valori su cui la gente aveva fondato per anni la propria idea di sé, la propria identità. Un tipo di donne e uomini è morto e ne è sorto uno completamente diverso al suo posto. È stato un passaggio traumatico, ed è dei segni di questo trauma che Aleksievič va in cerca per raccontarli."

Mi fermo per un istante; giusto il tempo di girare il caffè nella tazzina.

"Potrei dirti che in questo libro cerco indizi sulla fine di un mondo, perché sono i mondi che mi interessano al momento; capire come si creano o come vanno in pezzi."

Una donna, vestita di rosso, cammina tenendo in mano una bandiera sovietca e un mazzo di fiori.
Tempo di seconda mano - copertina del libro della giornalista Svetlana Aleksievič.