Il potere dell'immaginazione. La montagna che (ancora) non c'è. - Vezzano (Tn) 26 Ottobre

Un workshop di simulazione scenari per immaginare collettivamente il futuro del Monte Bondone. Organizzato nell'ambito del convengo "Città nelle Alpi. Passato, presente e futuro", si svolgerà la mattina di sabato 26 ottobre al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano.

La terrazza delle stelle sul Monte Bondone.

The slow cancellation of the future, la lenta cancellazione del futuro. S'intitola così uno dei saggi più influenti di Mark Fisher. Al suo interno, il critico culturale britannico espone una delle sue tesi più celebri, quella secondo cui le forme esauste con cui, nella cultura contemporanea, viene riproposta senza sosta l'utopia moderna obliterano il futuro dal nostro orizzonte, imprigionandoci in un presente continuo al quale non sembra esserci alternativa.

Se a lungo la funzione di immaginare il tempo che verrà era stata assolta in parte dalle ideologie, che costruivano narrazioni forti sull'evoluzione futura delle società, e in parte dalla pop culture, che costruiva immagini e immaginari del futuro da far circolare attraverso i media, nella contemporaneità entrambe sembrano aver segnato il passo.

Al loro posto sorgono oggi altre discipline, la futurologia per esempio, e altri approcci, come quelli basati sulle tecniche di worldbuilding.

Praticata all'interno del campo delimitato da questi due poli, la capacità di immaginare il futuro di dispiega sotto forma di simulazione, ovvero attraverso la capacità di creare uno spazio mentale in cui estendere il tempo, prolungando al suo interno tendenze reali in atto in modo da tracciare scenari da esplorare alla ricerca di idee, concetti, pensieri e soluzioni utili per affrontare le sfide del presente.

In Immagina, la futurologa Jane McGonigal presenta concetti e tecniche utili per capire meglio come la simulazione sociale di scenari futuri può essere utilizzata per allenare la propria mente a concepire l'impensabile, coltivando quello che l'autrice definisce "ottimismo urgente", ovvero al disposizione mentale necessaria ad affrontare le emergenze del presente con la convinzione di poterle superare e risolvere.

È unendo i concetti e le tecniche elaborate da McGonigal ad alcuni approcci alla pratica del worldbuilding che ho avuto modo di sperimentare in questi anni che ho potuto creare un workshop di simulazione scenari che, la mattina di sabato 26 ottobre, proporrò ai partecipanti del convegno Città nelle Alpi. Passato, presente e futuro.

Immagina
In Immagina, l’autrice rivela strategie e “giochi” efficaci per allenare la nostra mente a immaginare l’inimmaginabile.

Se compri il libro di McGonigal io non ci guadagno nulla, ma tu sì.

A invitarmi è stato Federico Zappini, consigliere comunale, libraio e agitatore culturale trentino, che lo ha organizzato insieme alla Rete di Riserve Bondone a vent'anni di distanza da quel 2004 in cui Trento venne scelta come città alpina dell'anno.

In questo spazio di tempo, il passo della storia e dei cambiamenti a cui siamo esposti è accelerato vertiginosamente; e anche se molto è stato fatto, e la montagna è, oggi, oggetto delle cure e delle attenzioni di molti più sguardi e discipline diverse rispetto ad allora, la pressione dei mutamenti in cui viviamo e l'esito incerto delle dinamiche che stanno trasformando il mondo richiedono una maggior capacità di immaginare quelle che saranno le sfide, i conflitti e le opportunità che ci troveremo a gestire nel corso dei prossimi vent'anni.

Almeno è questa la convinzione che condividiamo io, Federico e Prisca Rizzoli che ci ha accompagnato nel percorso di creazione del workshop.

Per realizzarlo ho scritto tre simulazioni che hanno il Monte Bondone al centro delle loro trame e sono state costruite a partire da uno dei sette scenari delineati da Werner Bätzing, uno dei maggiori studiosi delle Alpi, per illustrare i possibili sviluppi dello spazio alpino nei prossimi vent'anni.

Alpi future
Lo stato delle montagne nel nuovo numero di The Passenger, tra retaggi culturali e nuovi scenari.

Se ti interessa sapere quali sono gli scenari proposti di Bätzing li ho riassunti in questo pezzo ⤴️

Ogni simulazione risponde anche a uno degli archetipi di scenario proposti da McGonigal, che ne orientano lo sviluppo narrativo, fornendo così ai partecipanti una cornice entro cui esplorare la simulazione che verrà loro assegnata.

La prima delle tre simulazioni s'intitola Abitare la Nuova Regola del Monte Bondone, è costruita a partire dallo scenario "neoliberalismo" e si svolge all'interno di un archetipo di costrizione

La seconda s'intitola Benvenuti e Bondoneworld, è costruita a partire dallo scenario "espansione del turismo" e si svolge all'interno di un archetipo di crescita.

La terza e ultima simulazione s'intitola Il distretto vinicolo del Bondone, è costruita a partire dallo scenario "valorizzazione diffusa delle Alpi" e si svolge all'interno di un archetipo di trasformazione.

Città nelle Alpi - Passato, presente e futuro
Compila il modulo per iscriverti al convegno “Città nelle Alpi - Passato, presente e futuro”. Avrà luogo al Teatro Valle dei Laghi (Vezzano) nelle giornate di venerdì 25 e sabato 26 ottobre 2024. Clicca qui per il programma completo!

Compila il form per partecipare al workshop.

Durante il workshop, che si svolgerà a partire dalle ore 09.00 al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano, ai partecipanti verrà chiesto di esplorare una di queste tre simulazioni per mappare così le idee, i concetti, i valori, le soluzioni e gli spunti che emergeranno nel corso di due ore di lavoro collettivo e partecipato.

Ad accompagnare i partecipanti alle simulazioni sarà un gruppo di facilitatori che ho formato appositamente, preparando per loro un set di compiti, obiettivi e principi elaborato sempre a partire dal lavoro di McGonigal ma anche da alcune tecniche derivate da giochi di ruolo come Microscope e la serie dei powered by the Apocalypse, ovvero giochi di ruolo dalla spiccata componenete narrativa e partecipativa.

L'obiettivo, condiviso con gli organizzatori del convegno, è quello di creare un momento di gioco collettivo in cui poter lasciare spazio all'immaginazione, slegando il proprio pensiero e la propria creatività dai limiti e dai paletti che i processi progettuali legati al presente non possono non avere.

Al termine delle simulazioni, che dureranno circa due ore, i facilitatori di ogni gruppo di lavoro restituiranno ai presenti una mappa mentale della simulazione e alcune visualizzazioni della stessa realizzate con l'aiuto di un intelligenza artificiale generativa.

Alcune risorse utili sul concetto di simulazione.

Se sei interessato al concetto di simulazione, oltre alle reference che ho già fornito nel testo qui sopra ti consiglio di esplorare il lavoro sul tema che ha fatto il mio amico Tommaso Guariento, che è un filosofo del visivo veramente pazzesco. ⤵️

Morfologia della simulazione - Singola | Storie di scenari e orizzonti
Uno studio su paesaggi, parchi a tema e metaverso.
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Dal videogioco all’arte, dai quadri alla realtà virtuale. Perché costruiamo simulazioni? L’analisi continua, attraverso uno studio di Westworld e della violenza. Di Tommaso Guariento Westworld(s) A partire dal 2 Ottobre 2016 l’emittente televisiva statunitense HBO ha iniziato la

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