"Il secondo anno è sempre il più difficile (nella carriera di un freelance)" su Che Fare
![Everyday is Black Friday in Doha, opera dell'artista Sophia al Maria.](/content/images/size/w2000/2023/12/Sophia-al-Maria---Everyday-is-Black-Friday-in-Doha.webp)
Tra bilanci in passivo e opacità finanziare, su Che Fare ho scritto una breve, personale riflessione per raccontare la fine del mio secondo anno da freelance e il modo in cui sta cambiando la mia identità professionale.
Per chi sceglie la strada dell’indipendenza, questa probabilmente è la scoperta più significativa del mio secondo anno da freelance, non c’è alternativa alla formazione costante in campi che esulano dal cuore della propria expertise e alla necessità di imparare a gestire in modo efficace le conoscenze necessarie per potersi garantire quell’evoluzione costante attraverso cui passa il confine tra sostenibilità e insostenibilità delle proprie scelte di vita.
Il secondo anno è sempre il più difficile (nella carriera di un freelance)
Se la condizione di indipendenza, l’essere freelance, è una forma di identità, poterla scegliere e non vedersela imporre in modo coatto è basilare
![](https://che-fare.com/che-fare-media/2023/12/Screenshot-2023-12-15-alle-09.37.36.jpg)
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