"Oltre l'industria dello sci" su Il Tascabile

In che modo le terre alte stanno reagendo ai cambiamenti determinati dal riscaldamento globale? Ho provato a raccontarlo su Il Tascabile.

Lyrical Design, opera di Methaven.
Methaven, Lyrical Design

Più o meno un anno fa ho aperto una linea di ricerca dedicata agli studi alpini. L'obiettivo finale di questa ricerca è un testo narrativo che ho iniziato a scrivere verso la fine del 2022 e il cui titolo di lavorazione è Unmelting Snow che prova a esplorare la relazione tra cambiamento climatico e cambiamenti del paesaggio alpino.

Quella del turismo e dell'industria degli sport invernali è una questione in cui mi sono imbattuto seguendo questa linea di ricerca. Ed era inevitabile che ciò accadesse, perché entrambe queste attività hanno giocato un ruolo di primo piano nella costruzione dell'immaginario alpino condivso dalla nostra cultura.

Questo pezzo, pubblicato su Il Tascabile, è uno spin off del lavoro che sto facendo e, idealmente, chiude il dittico aperto all'inizio della stagione invernale con Contro l'industria dello sci, provando a mostrare come le comunità delle terre alte stanno reagendo ai cambiamenti in atto.

A interessarmi però non sono tanto le formule e le esperienze concrete, quanto le tendenze che emergono analizzandole. È in esse che, credo, risiedano gli elementi dal maggior potenziale trasformativo.

Qualche mese più tardi sono girate molto altre foto, quelle delle olimpiadi invernali di Pechino 2022. Oltre alle piste di sci alpino innevate artificialmente in un panorama brullo, ha colpito molti anche il trampolino costruito a fianco ai resti di una vecchia acciaieria in disuso. Quelle immagini riuscivano a far dialogare insieme un simbolo della modernità, il complesso industriale dismesso, e uno della “post modernità”, il trampolino innevato artificialmente, dando così voce al discorso sull’Antropocene come eredità spettrale dell’utopia moderna. Nell’estate dello stesso anno, un seracco di ghiaccio si è staccato dal corpo della Marmolada ed è rovinato a valle, portando con sé le vite di 30 persone. Nessuno ha potuto fare a meno di notare che il crollo si era verificato dopo settimane di temperature ben al di sopra delle medie del periodo. L’ondata di calore a cui è stato attribuito il crollo sulla Marmolada non ha più smesso di accompagnarci. Tramutata in siccità, è diventata un tema ricorrente della cronaca e una presenza fissa nel panorama mediatico degli ultimi mesi.
Oltre l’industria dello sci
Sotto i colpi della crisi climatica, i territori di montagna devono ripensarsi, e superare il turismo di massa.
"Oltre l'industria dello sci" su Il Tascabile