"È attraverso il desiderio che prenderemo il potere." su Eccetera Magazine
La recensione di "Desiderio Postcapitalista", che raccoglie le ultime lezioni di Mark Fisher.
Ultimo in ordine di tempo a essere pubblicato in Italia, Desiderio Postcapitalista (Minimum Fax) è il volume che raccoglie le 5 lezioni che Mark Fisher tenne alla Goldsmiths University di Londra prima di suicidarsi, nel gennaio del 2017.
Le lezioni esplorano la relazione tra desiderio e capitalismo e hanno al centro un tentativo di recupero della relazione, interrotta negli anni '70, tra la sinistra di classe e la controcultura.
Obiettivo del lavoro di Fisher è la creazione di una controlibido in grado di disarticolare la cattura del desiderio da parte del capitalismo e volgerla verso la creazione di una nuova dimensione di autonomia e agentività politica.
Nella recensione pubblicata su Eccetera Magazine ho inquadrato e messo in luce questo e gli altri temi del libro.
Incapace di accogliere la potenza trasformatrice della controcultura, la sinistra tradizionale abbandona le forze del desiderio al capitale, smettendo progressivamente di rappresentare, nella società, le forze votate al cambiamento e finendo per incarnarne e rappresentarne altre, quelle della classe media borghese, più interessate alla conservazione del proprio status quo.
In questa dinamica si innesta un’altra tendenza che caratterizza con forza l’attuale stadio di sviluppo del capitalismo: la progressiva espulsione dal discorso pubblico del discorso di classe, a vantaggio di una serie di politiche centrate intorno al concetto di identità. La coscienza di classe, che rappresenta il processo attraverso cui si giunge al riconoscimento di una condizione comune di sfruttamento che prescinde dalle differenze (di genere o di razza), viene così sostituita da una serie di identità in conflitto tra loro per ottenere quell’insieme di richieste che ne costituisce l’essenza ultima e più profonda.