"L'era del sapere militare diffuso" su Not
Tra immaginari pop e strategie belliche, da Desert Storm a Call of Duty. Un saggio sulla diffusione del sapere militare nella nostra epoca.
Quando ha avuto inizio la colonizzazione del nostro immaginario da parte delle immagini di guerra? È difficile indicare una data precisa, ma è certo che ogni epoca ha visto strategie diverse affrontare questo sforzo.
Per l'epoca contemporanea, tuttavia, non sembra sbagliato indicare nella prima guerra del Golfo una data chiave a partire da cui si sviluppano tutta una serie di strategie di militarizzazione delle sguardo proprie dei nostri tempi.
Per riflettere su queste forme ho scritto un saggio, pubblicato su Not, che ragiona intorno a quella che ho provato a chiamare "l'era del sapere militare diffuso". Un periodo storico in cui abbiamo familiarizzato col sapere militare, sotto forma di immagini realistiche, in molti ambiti della cultura popolare.
Questo è un invito a smilitarizzare il nostro sguardo.
Dagli storici e dai teorici della dottrina militare, Desert Storm viene descritta come l’ultima grande battaglia campale prima che la guerra passi ad assumere quella dimensione «asimmetrica» che viene ormai considerata come la forma di conflitto più caratteristica della contemporaneità digitale. Una forma di conflitto che vede opporsi agli eserciti invasori una galassia di forze insorgenti tanto atomizzate quanto efficaci nello spostare la dimensione temporale dello scontro dall’eccezionalità alla quotidianità, e per i cui esiti la capacità politica è senza dubbio più determinante della potenza tecnologica. La campagna in Afghanistan scatenata dopo gli attacchi al World Trade Center dell’11 settembre 2001 è forse l’esempio più eclatante di questa transizione. Nonostante la soverchiante superiorità tecnologica americana, la guerriglia dei talebani non solo non è stata sconfitta, ma ha avuto modo di rafforzare le sue posizioni a causa dei numerosi errori (politici) di valutazione commessi nel corso del più lungo conflitto della storia americana. Desert Storm è dunque il canto del cigno di una dottrina della guerra figlia del clima da «fine della Storia», che caratterizzava gli anni immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino e che poneva il primato tecnologico americano come il principale fattore globale di stabilità.