"È ora di crescere: L’impero del sogno di Vanni Santoni" su Esquire

L'ultimo libro di Vanni Santoni è la scusa per riflettere sull'ossessione per la giovinezza che caratterizza la nostra generazione. Come costruire un'immaginario adulto è la domanda a cui ruota intorno questo saggio pubblicato da Esquire.

"È ora di crescere: L’impero del sogno di Vanni Santoni" su Esquire

Questo saggio, pubblicato pochi giorni fa su Esquire, nasce da un'intuizione avuta quest'estate duramte la lettura di uno dei saggi contenuti nella raccolta Against Everything di Mark Greif.

È stato allora che ho cominciato a riflettere sull'ossessione per la giovinezza che aveva caratterizzato me e la mia generazione intorno agli ultimi anni dell'università.

Ho finito per credere che, questa la tesi che mi ha girato in testa per qualche mese, a qui tempi ci fosse mancato il confronto con un immaginario che aiutasse a pensarci adulti e a uscire dalla dicotomia obbligata tra giovinezza e vecchiaia.

Questo pensiero è rimasto però inarticolato fino a che non ho avuto modo di leggere L'impero del sogno, l'ultimo romanzo di Vanni Santoni. È nelle sue pagine che ho trovato la chiave per dare forma al mio pensiero.

E se la matrice da cui questo mondo nuovo che va creato ha le fattezze d’una bimba che cresce a vista d’occhio, protetta e accompagnata da una coppia di spostati che crede alla realtà del sogno, che cos’altro è L’impero del sogno se non un inno al diventare adulti? M’appare allora, in lontananza, flebile una fiammella di lucidità... e se a esserci mancata, a essermi mancata, in quel periodo della mia vita fosse stata proprio un’immagine di adultità con cui confrontarmi? Se fosse questa la chiave per capire quella mia ossessione autodistruttiva per la giovinezza?

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