"La permanenza del digitale" su NuJ
Designer, regista, creatore di app. Lucas Zanotto lavora da anni con alcuni dei più innovativi linguaggi creativi contemporanei. L'ho intervistato per conto della rivista NuJ.
Quest'estate ho potuto intervistarlo per conto della rivista NuJ, scoprendo un professionista capace di creare meraviglia per un mondo sempre più freddo e distante.
È uno di quegli afosi pomeriggi bolzanini di fine giugno, di quelli in cui nemmeno pantaloncini e canottiera riescono ad alleviare il caldo che ti s’appiccica addosso; perciò, quando la finestra di Skype s’illumina, rivelandomi un ritaglio della casa di Lucas Zanotto, fatico a trattenere un lieve moto d’invidia nel constatare che, dall’altra parte dello schermo, il mio interlocutore indossa una camicia piuttosto pesante. Il che è normale, visto che Lucas, dopo una vita passata tra Berlino e Barcellona, ha scelto la Finlandia per vivere e lavorare. E da quelle parti, anche se siamo alle porte dell’estate, le temperature massime del sesto mese dell’anno a stento hanno superato i 18 gradi.