Listagram #5: cinque momenti di sfrenato interismo
Un anno da tifoso interista tra dolori, dolori, dolori e qualche gioia occasionale. Ma di certo sempre meglio che un anno da gobbo o da milanista. Questo è poco ma sicuro.
Un anno da tifoso interista tra dolori, dolori, dolori e qualche gioia occasionale. Ma di certo sempre meglio che un anno da gobbo o da milanista. Questo è poco ma sicuro.
Le lacrime di Zanetti
Un capitano così non ce l'avrete mai. Un amore così non lo darete mai. Mi spiace per voi, che vi consolate coi 30 sul campo e le patacche più titolate del mondo. Noi abbiamo le lacrime di Zanetti.
Il pareggio di Obi nel derby
Come Schelotto un paio di anni fa, anche quest'anno è uno noto per avere dei ferri da stiro al posto dei piedi a salvarci dalla sconfitta coi cugini. This is pazza inter
Il pareggio di Kovacic con la Lazio
Davvero questa ve la devo spiegare?!?
Mazzarri
È forse il primo allenatore che ho odiato viscerlmente da quando tifo Inter. Forse sono stato cattivo con lui e di questo un po' mi vergogno. Oggi quasi mi dispiace che se ne sia andato e domani, forse, lo ricorderò con nostalgia.
Il ritorno del Mancio
Sciarpe, cappotti e quello charme inconfondibile che solo il Mancio sa avere. Roberto Mancini significa soprattutto, per me, gli anni dell'università. PES 4, Moggi, Berlusconi, Prodi, D'Alema, un tempo in cui tutto era chiaro e definito. Il giusto da una parte, lo sbagliato dall'altra. Non la polpetta postmoderna di Renzi e del renzismo. Sarà minestra riscaldata, sarà amarcord, sarà che non piace agli amanti della tattica, zeloti del calcio iPad, ma al Mancio non ci posso volere male.