"La guerra ai tempi dell'AI" su ōmega
ōmega è una rivista attiva da qualche mese, tratta di intelligenza artificiale e ha una particolarità: è esplosa su diverse piattaforme. Instagram, LinkedIn, Spotify, Substack, ōmega produce o adatta contenuti per ognuno di questi servizi, adottando una logica reticolare nella sua attività.
Registi dell'operazione sono Cesare Alemanni e Roberto Pizzato, che di recente mi hanno chiesto di partecipare al secondo numero della rivista, Apocalisse.
La guerra ai tempi dell'AI
Partendo dall'analisi del modo in cui sono stati usati sensori, piattaforme digitali di comando e controllo e sistemi d'arma autonomi nel Nagorno Karabakh, in Ucraina e a Gaza ho provato a descrivere come l'intelligenza artificiale sta trasformando una delle più antiche e terribili attività dell'uomo: la guerra.
Eppure è proprio a questi tre violenti conflitti che deve guardare chi vuole capire come verranno combattute le guerre del futuro. Anche la guerra, infatti, evolve nel tempo, elaborando nuove idee strategiche e incorporando nuove tecnologie. Un circuito a feedback in cui i concetti guidano lo sviluppo delle tecnologie e queste ultime generano a loro volta nuovi concetti.
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