"L’invasione dell’Ucraina e il futuro del dominio ‘cyber’ del campo di battaglia" su Valigia Blu
A partire dal 2014, è stata ampiamente dibattuta la dottrina russa della guerra cosiddetta "ibrida". Una forma di conflitto in cui alle tradizionali forme cinetiche di conflitto se ne affiancano altre dal carattere non letale, che mirano a generare effetti nella società nemica, allo scopo di distarticolarne funzioni e processi.
Su Valigia Blu ho provato a passare in rassegna quello che sappiamo a proposito del ruolo che la guerra "ibrida" e "cibernetica" ha avuto nel contesto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa.
Entrambe hanno a che vedere con la conoscenza ma differiscono tra loro perché la prima, la netwar, opera a livello della società attraverso forme di comunicazione connesse in rete, mentre la seconda, la cyberwar, opera a livello delle infrastrutture civili e militari. Entrambe sono state osservate all'opera nel corso dell'invasione dell'Ucraina e, oggi, a un anno di distanza dall'inizio del conflitto, ci sono elementi utili a valutarne l'efficacia in relazione agli obiettivi politici e militari di entrambi i paesi coinvolti.