"Alla scoperta dell’e-lit" su FarFarFare
Roberta Iadevaia è l'autrice di Per una storia della letteratura elettronica italiana, prima ricognizione del fenomeno e della sua ricezione nel nostro paese.
Nella terza uscita del numero di marzo di FarFarFare, dedicato alle storie raccontate in digitale, l'ho intervistata per approfondire alcuni dei temi del suo libro.
La differenza fondamentale tra le applicazioni informatiche “comuni” e l’arte digitale risiede nel rapporto tra questi due livelli: le prime tendono a nascondere il livello del codice (il testo sorgente e i processi che innesca) dietro un’interfaccia pulita, brillante, rassicurante, standardizzata, facilitata; la seconda, al contrario, evidenzia il codice sottostante portandolo in superficie, generalmente rendendo il testo di superficie difficile da leggere e quindi da gestire e controllare. Per avere un’idea basta confrontare la homepage di Google con quella del sito del celebre duo di net artisti jodi: la prima appare trasparente e solida, la seconda, al contrario, sembra opaca e “rotta”, caotica e poco sicura.