"Tavole ribelli" su menelique
Negli Stati Uniti attraversati dalle proteste del movimento Black Lives Matters, lə skateboarder hanno scelto di appoggiare in modo attivo le ragioni del movimento. Quali sono le ragioni che hanno spinto gli appartenenti a una cultura costruita intorno all'immagine del teenager maschio e bianco a prendere parte a uno dei più radicali movimenti politici contemporanei?
Per il settimo numero di menelique, dedicato allo sport, ho provato a rispondere a questa domanda. Partendo dall'omicido di Anthony Huber fino ad arrivare al rock 'n roll, il testo prova a fare luce su una delle tante guerre che innervano la cultura statunitense: quella contro lə giovanə.
Chi pratica lo skate in strada viene perciò a contatto sia con tutta una serie di figure marginali che la strada la vivono e, a volte, la abitano: il tossico, il barbone, la prostituta, il delinquente; sia con tutta una serie di figure che in strada incarnano l’autorità in tutte le sue forme: dal proprietario (di una casa, un negozio, un’attività) alla guardia giurata, fino al poliziotto. Se nel caso delle figure marginali l’incontro può avvenire tanto in forme conflittuali, come lo scontro col piccolo criminale che prova a derubare lo skater dei suoi averi, quanto in forme negoziali o complici, come può essere il rapporto con uno spacciatore, una prostituta o un senza tetto; nel secondo caso non esiste altra modalità di relazione che non passi attraverso il conflitto.
Menelique #7 - Sport
Basket, nuoto, skateboard, wrestling, yoga, roller derby, calcio, taekwondo, bodybuilding, corsa, futsal, pelota vasca, pelota maya, boxe e sa murra sono alcuni degli sport che approfondiremo nelle prossime 144 pagine e negli ‹episodi online› che pubblicheremo su menelique.com nelle settimane successive all’uscita di questo settimo numero.