Google, authorship e web writing
Quanto è importante determinare la qualità dei contenuti web?
Gli ultimi giorni di Dicembre sono, tradizionalmente, i giorni in cui blogger e giornalisti di tecnologia tirano fuori dal loro armadio la sfera di cristallo e si dedicano alle previsioni per il futuro.
Nel diluvio di post, liste e next big thing mi è saltato all’occhio un interventodi James Robinson, pubblicato su Niemanlab. In Think audiences, not just metrics Robinson prevede che nel 2014 le redazioni delle testate on line dovranno focalizzare i loro sforzi per far crescere la qualità della propria base di lettori, piuttosto che la quantità.
Uno scarto essenziale per poter cominciare a proporre al proprio pubblico nuovi modelli di business in grado di integrare o addirittura di soppiantare il tradizionale modello pubblicitario basato sul numero di impressions e di utenti unici, che è alla base di quella che chiamavo dittatura delle metriche.
Determinare la qualità dei contenuti prodotti e diffusi in rete non è un’esigenza sentita solo dalle redazioni giornalistiche alla ricerca di soluzioni per sopravvivere alla crisi che sta caratterizzando il settore. Determinare la qualità dei contenuti prodotti e diffusi in rete è la grande sfida che si pone ogni motore di ricerca, Google in primis.
Azioni sociali e autorevolezza: uno sguardo all’Author Rank
Uno dei modi in cui Google ha risposto all’esigenza di determinare la qualità dei contenuti web si chiama Author Rank. Ovvero una stringa di codice che crea un collegamento tra un determinato contenuto e il profilo Google Plus del suo autore.
In questo modo l’intensità e la frequenza delle azioni sociali a cui l’autore dà vita sulla piattaforma social di Google diventano fattori di indicizzazione in grado di incidere sul posizionamento del contenuto nelle SERP, il cui snippet sarà arricchito da un collegamento visivo al profilo Google Plus dell’autore.
Alla base della logica di questo strumento c’è l’idea che la qualità di un contenuto sia determinata dalla quantità di azioni sociali che questo contenuto è in grado di suscitare per tramite della presenza social del suo autore.
Questa logica ha come effetto quello di rafforzare la tendenza a segmentare la presenza web in base alle nicchie di pubblico. Per poter guadagnare autorevolezza attraverso i segnali e le azioni sociali, un autore deve produrre contenuti rilevanti per potersi accreditare presso una nicchia di pubblico.
Ovvero deve perseguire una precisa strategia di costruzione della propria presenza e della propria immagine on line presso la community di riferimento per un determinato argomento.
Che aspetto potrebbe avere il web basato su dinamiche di autorevolezza?
Ipotizzando che l’Author Rank diventi uno strumento diffuso e ampiamente utilizzato, quali cambiamenti potrebbe determinare?
Indubbiamente la volontà di Google è quella di spingere tutti gli attori del web a creare e diffondere contenuti curati e di alta qualità con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di navigazione e ridurre lo spam [edit l’amico eFFe mi fa notare che in questo caso più che di spam sarebbe meglio parlare di rumore, per quanto sciatti e di cattiva qualità certi contenuti restano contenuti e non spam].
Per competere in questo contesto le aziende dovranno diventare sempre più simili a delle media company e a investire molto nella propria comunicazione aziendale. Pianificare, progettare e realizzare contenuti in grado di coinvolgere i propri pubblici di riferimento diventerà l’attività attorno a cui si strutturerà tutta la comunicazione delle aziende.
Limitatamente ai contenuti testuali, in un simile scenario anche l’attività di copywriting subirà dei cambiamenti. Oggi un copywriter — freelance o dipendente non fa differenza — è un professionista della scrittura in grado di trattare molti argomenti diversi, creando testi pensati per avere una vita nell’ecosistema web.
In un futuro dove la vita di un contenuto sarà legata a doppio filo con la presenza del suo autore sulle reti sociali al copywriter sarà richiesto sempre più di essere un esperto in uno o più settori di riferimento. Un esperto capace di creare attenzione e autorevolezza intorno ai propri lavori, sfruttando le dinamiche sociali inscritte nelle architetture dei network che usiamo e che useremo in futuro.