Vent'anni che suona sangue mistico. Guida non ufficiale a SxM

Vent'anni fa usciva *SxM*, primo e ultimo disco dei Sangue Misto. Questa è una guida non ufficiale a uno dei capolavori vecchia scuola dell'hip-hop italiano firmato Neffa, Deda e Dj Gruff.

Vent'anni che suona sangue mistico. Guida non ufficiale a SxM

Bologna 1994

Della Pantera nera che aveva tenuto in apprensione l'Italia dopo un decennio di riflusso e pacificazione sociale si erano ormai definitivamente perse le tracce sulle balze dell'Appennino. "Desert Storm alle spalle. George primo e i repubblicani alle spalle". Davanti agli occhi si spalancano le porte del ventennio berlusconiano, il 1994 è l'anno della discesa in campo "l'Italia è il paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti".

A ripensarci ora forse ci sono già, in quel 1994, tutti gli ingredienti dell'Italia che avremmo vissuto negli anni successivi, solo che nessuno li aveva ancora miscelati insieme. Il 1994 è un anno-laboratorio, un punto attraverso il quale passano molteplici rette in attesa che si formi un altro punto, un altro nodo che escluda tutte le possibilità, tranne una, quella che oggi chiamiamo Storia, la nostra storia recente. È proprio in quell'anno che esce SxM, primo e ultimo album dei Sangue Misto. Sono passati 20 anni esatti.

Un po' di storia

Qualche anno in più, 23 per l'esattezza, sono passati dal giorno in cui, a Bologna, venne sgomberata L'Isola nel Kantiere. Occupata alla fine degli anni '80 da punk e militanti, L'Isola fu uno dei più importanti centri sociali italiani del periodo, nonché uno dei luoghi fondamentali della nascente cultura hip-hop nazionale.

In quegli anni stava nascendo un modo diverso di occupare e reclamare gli spazi. Al contrario dell'ondata di occupazioni che aveva caratterizzato gli anni '70, i centri sociali nati a cavallo tra gli '80 e i '90 sperimentavano un rapporto più complesso tra la militanza e l'intrattenimento. I momenti di aggregazione e di divertimento diventavano occasioni di confronto e di apprendistato politico e il ruolo che i centri sociali ebbero nel dare vita a una controcultura italiana fu incredibilmente rilevante.

Fu in questa temperie che cominciò a suonare L'Isola Posse All Stars, un collettivo hip-hop seminale. Neffa, Deda e Dj Gruff, ovvero il trio che diede vita ai Sangue Misto, erano tutti membri di questa formazione e anche se SxM è stato creato in un periodo in cui il gruppo viveva a Torino il retroterra della band ha lo spiccato, untuoso e grasso retrogusto felsineo. Il retrogusto della Bologna della Uno Bianca cantata in Stop al panico.

Sangue Misto

Quella che leggerete è una guida non ufficiale alle dodici tracce che compongono i 53 minuti e 53 secondi di SxM, ovvero a uno dei capolavori dell'hip-hop old school italiano. Traccia per traccia insieme a voi andrò all'ascolto e alla scoperta di quello che è, senza far torto a nessuno, uno dei migliori dischi nella storia della musica italiana. Punto.

EDIT

Occhio, fonte primaria da tenere bene a mente durante la lettura

Nota: tutti i campionamenti in questa guida sono stati individuati usando la versione per Android di Who Sampled

La copertina

Speaker DeeMo racconta e decodifica il classico artwork del disco

SxM

Si comincia e se per caso vi stavate aspettando ritmi ballabili, atmosfere festaiole e un mood casinista avete sbagliato disco. L'intro di SxM non lascia spazio ad alcuna mediazione possibile. Il suono ruvido e cupo targato Dj Gruff si spande nelle vostre orecchie in vibrazioni concentriche. Il basso è avvolgente, colpisce alla bocca dello stomaco, saturando ogni possibile cavità. Nel sottovuoto che ne consegue fiati distorti e voci inquietanti che sembrano provenire da un altrove poco rassicurante appaiono come ectoplasmi sui quattro quarti ossessivi della batteria. È il 1994 bellezza, è l'anno-laboratorio, l'inizio della distopia e SxM non dà adito a dubbi. Hasta la vista baby.

Campionamenti

Clima di tensione

Quello che l'intro promette, Clima di Tensione mantiene; lasciate ogni speranza, voi ch'entrate. La ruvidezza dei suoni non cambia di una virgola, col tintinnare incessante della batteria che si accompagna alla pulsazione del basso, vero e proprio cuore di tenebra del pezzo. E se l'intro dava un'idea del clima che avremmo respirato nel disco adesso ci sono Neffa e Deda al microfono a rendere l'atmosfera ancor più opprimente. I tempi dell'Isola Posse All Stars e di Stop al panico sono lontani e non sembra esserci antidoto all'aria greve respirata nel periodo della Uno Bianca che oggi è diventata l'unico ossigeno possibile.

Rime memorabili

Neffa: "La tensione sale ogni giorno di più/pure quando accendo la mia tele viene su/chico fa brutto perché le iene adesso sono dappertutto/e un tot di gente si fa il viaggio tipo Klu Klux Klan/vogliono spaccare come Superman oppure Van Damme"

Deda: "motivi di discordia scritti con il sangue/tira un aria strana/la scena si confonde/vivo coi fratelli questi tempi di guerra/sento la pressione che ci schiaccia per terra/e questa è la mia situazione/senza soluzione per il clima di tensione...

Campionamenti

Lo straniero

I bei vecchi tempi non esistono, non ci sono mai stati. E se per caso in questi anni vi siete chiesti come ha fatto questo paese a diventare una cloaca razzista forse non avete mai sentito questo pezzo. E di sicuro avete cominciato a guardarvi in giro troppo tardi. E se qualcuno ancora vi dice che non abbiamo un problema di razzismo e di esclusione in questo paese sta mentendo. In questo pezzo c'è tutto, e c'era tutto vent'anni fa. Non avete alibi. Dopo tre tracce dominate dalla sezione ritmica qui Dj Gruff si diverte con la melodia, costruendo il pezzo intorno al campione altalenante che si ascolta all'inizio e a una batteria resa ancor più rapida e tagliente dagli scratch.

Rime memorabili

Neffa: "Chico canta che ti passa ma non mi passa più/testa bassa la repressione mi butta giù/schiaccia, quando lo sbirro mi dà i pugni nella faccia/per me lo Stato è solo stato di minaccia/quando vedo il tunisino all'angolo che spaccia, la nera presa a schiaffi dal maganccia io so/che è tutto made in Italy perciò/ non chiedermi se canto Forza Italia o no"

"Io quando andavo a scuola da bambino, la gente nella classe mi chiamava marocchino, terrone, muto/ torna un po' da dove sei venuto/ e questa è la prima roba che ho imparato in assoluto"

Deda: "Quando la terra brucia è allarme rosso per le strade e non sei più sicuro/ tu stavi chiuso in casa ed è crollato il muro/ quindi adesso è tutto pronto per lo scontro/ con chi viene da fuori e non ci sta più dentro"

Campionamenti

La parola chiave

Questo è il primo pezzo dell'album in cui si cambia registro rispetto alla dura cupezza delle prime tre tracce. E in un certo qual modo se ne sentiva il bisogno, di un momento spensierato. La parola chiave è il classico metapezzo hip-hop caciarone, come sottolineano efficacemente i cori e le voci che punteggiano una base fatta apposta per farci rimbalzare la testa sopra. Insieme a Deda al mic troviamo Gopher D che con il suo ragga aggiunge una nota di colore al pezzo. Nel testo si parla soprattutto di rime e di quello che significa fare rap, condividere un microfono, stare ai piatti, fumare e in definitiva fare e sentirsi parte di quella cultura internazonale e senza confini che l'hip-hop.

Rime memorabili

Deda: "stessa musta stessa fotta stesso trip/quando caccio la mia rima sopra il beat/chico tu capisc perché internazionale/ma chi è fuori resta fuori senza la parola chiave"

"e viene in giù dal sottosuolo, in volo/e i miei guaglioni fanno il coro/caccio solo hardcore è il chico con le pezze al culo/perché i tempi sono duri, cani sciolti e musi sporchi/e sotto c'è eroina quindi è meglio stare accorti"

"il tipo che ha confuso/la dopa lo ha deluso/se non la senti dentro se ne sconsiglia l'uso"

Campionamenti

Cani sciolti

Probailmente questo, insieme a Lo straniero e a La porra, è il pezzo più conosciuto del disco. In ogni caso è uno dei più significativi. Qui torna la tigna incazzata dei primi tre pezzi anche se la paranoia e l'oppressione che caratterizzavano le prime tracce del disco con i loro bassi oscuri e intrippanti vengono stemperate in un beat più aperto e lineare dove il charleston detta il ritmo e la distorsione è affidata agli scratch con cui Dj Gruff si prodiga a sottolineare il ritornello. È su questo tappeto sonoro che Neffa e Deda danno uno sfoggio della loro maestria al microfono. Le rime sono incalzanti e allo stesso entrambi gli Mc riescono a variare il tono e la velocità della dizione risultando tutt'altro che monotoni.

Rime memorabili

Neffa: "ci credi o no c.h.i.c.o. non lo so/so di f.i. doppia s.o. che ci sarò/però quel giorno quando viene sarà come tanti/con le iene di dietro e i cani di sciolti davanti.../Pam pam chico musi di pantere/ci annusano il sedere e non c'è molto da sapere/se la vita è mia lascia che sia/cane contro cane quando il cane è della polizia/preso per il culo dalla mia tv/meglio non vedere come Mr. Magoo/resta un opinione personale/io non sono carne da campagna elettorale"

Deda: "E i cani sciolti escono fuori dal gregge, escono fuori come schegge/e chico puoi giurarci quando occorre esco fuori legge/perché devo svoltare i tempi duri/seguo la mia idea visto che ancora oggi come ieri/vivo un clima di tensione negativo/perciò non venirmi a dire che sono ostile e che non c'è un motivo/le radiazioni han fatto danni/su chi è cresciuto negli ultimi 20 anni/abbiamo avuto il piombo, il fango ed ogni giorno/la dose quotidiana di merda che ci cade attorno"

"Per darci addosso non gli serve che un pretesto/hanno la divisa, il manganello e tutto il resto/e non importa la domanda che un barabba mi fa/perché se gli rispondi in ogni caso non gli va/comincia a dare in testa e quando picchia picchia duro/vuole far cantare forza italia allo straniero/hanno la faccia come il culo e il loro è un trucco vecchio/all'occhio quando sparano nel mucchio

Senti come suona

Alla traccia numero sei si apre una nuova finestra sulla musica e la personalità dei Sangue Misto. Come La Parola chiave anche Senti come suona è un metapezzo che parla del fare musica. Ma a essere diversi qui sono i toni. Ora emerge il lato più rilassato e allo stesso tempo acido del gruppo, ricamato su una batteria meno incalzante e più complessa rispetto ai pezzi precedenti e accompagnato da campioni di fiati di chiara derivazione jazz.

Rime memorabili

Deda: "Adesso 0 stress/con i miei guaglioni me la passo/chico sssh... sulla traccia mi rilasso/e so che sto tranquillo, la giornata è buona/per cacciare un po' di rapa dopa senti come suona"

Dj Gruff: "Mi basta un tum seguito da un tipico schat/aggiungo alla strofa 2 cuts, suono solo hip hop/in stile semplice col piatto complice/che quando mi fa stare bene non ce n'è suona funk jazz soul blues/Gruff in dopa sdrusa/il campionatore ormai si è fuso/ma resta acceso il tempo scorre sopra un beat che musica un film lirico peso"

Neffa: "è un'impercettibile variabile che fa di me/l'inimitabile ineffabile che non ce n'è/in dopa vera con la d. e. d. a. Dj Gruff/e i cani sciolti nella nostra ballotta/come come again se il guaglione c'ha la fotta"

Campionamenti

La porra

Inconfondibile fin dall'intro che descrive un posto magico in cui "si può giocare a flipper, si ascolta musica, si possono acquistare accessori vari per confezionare spinelli e fumare" questo pezzo impastato come una cima gonfia di resina è emblematico del mio rapporto coi Sangue Misto. È il primo che abbia mai ascoltato e senza dubbio quello a cui sono più legato. Chiunque abbia almeno una volta sentito dentro di sé la dopa non può non amare La porra. Qui dentro è condensato il massimo dell'invenzione linguistica del trio che, è vero, si è sentita già altrove (La parola chiave, Senti come suona) ma qui tocca livelli eccelsi. Sdruso, gremare, trombarduolo, plasticone, giansugoso, fattanza sono parole che ogni giovane drogato ha pronunciato almeno una volta e sono soltanto la punta dell'iceberg di un pezzo che ha una forza immaginifica inarrestabile il cui apice per me resta sempre il mistone nell'insalatiera di Dj Gruff, che al mic ci regala una delle strofe più memorabili nella storia del rap. Esagero? Secondo me no.

Rime memorabili

Neffa: "Con la mia ballotta fumo porre in quantità/tanto quanto basta/con le mani nella pasta la mista è ben farcita io la faccio su/manco fossi Mina vedo 1000 bolle blu.../Hei chico se anche te sei come me bella lì, noi siamo soci nel THC/plin plin senti come suona quando sale.../Fumo la mia porra, 0 trip trip trip/fottono la testa di un guaglione con il bip bip bip/io resto affezionato a un dado Knorr/cartina filtro paglia fumo uguale...amor/"

"parlo della porra perché solo lei mi gusta/compro la mia stecca non mi compro mai la busta"

Deda: "Porra bella pesa do la giunta/la mia mistura è ricca, la dose esagerata che ti spacca/H DE che quando assumo hashish/sento gli ultrasuoni e vedo a raggi X/vado sulla luna come Tin Tin /parte l'astronave Delta 9"

"Piena di grazia è la mia pipa/e porto marijuana in vaticano come dono per il papa/santo padre benedici la T con HC/siamo complici, tipo è lei che mi... ispira se gira/dentro me/e manda fora che non ce n'è/nella mia testa suona e anche se stona trova l'armonia/chi appizza? Pronti via e come per magia/di nuovo blu blu quando faccio su/seguo i segnali di fumo sulla traccia con la mia tribù.../Fumo la porra 0 pare chico capisci bene /perché già sai Deda è il guaglione per la legalizzazione/e se per quei signori io sono ancora fuori/mi prendo cura dei miei affari e magari siamo pari/rendo l'idea? Cremo punto e basta/c'è sintonia con le mani in pasta/fumo senza sosta non mettetemi alla sbarra,/se in testa c'ho la rima e nella mano c'ho la porra..."

Dj Gruff: "Mi sveglio preparo il mistone in una insalatiera/passo la giornata intera
m'appizzo un giansugoso e me ne sto in crociera/fora, gremo fino a sera/e ancora chiuso in/una cartina o dentro un cilum,/blunt magari di skank gusto funk in testa bam!/La fattanza sbanda colori dentro questo grigio manda/un trombarduolo che ti acquieta lascia una fragranza lieta/e quando ne metti troppo non si spreca/se è buono con la merda io non mi stono/capiscimi bene tipo... capiscimi al volo"

"nella piazza dove il tabaccaio smazza/plasticone strumpallazza io non ne voglio mezza/devo sentire il gusto della pianta/io non fumo scarpe/questo non è scherzi a parte non mi diverte/controllo sempre il ciocco non mi fido, specie quando incido/io non penso positivo, penso al cilum...

Campionamenti

In dopa

Neffa feat. Soulee B è un binomio che continuerà a produrre chicche anche anni dopo la fine dei Sangue Misto. Qui i due duettano su una base dal tiro soulfunk che sarà il biglietto da visita dell'artista di Scafati durante la prima parte della sua carriera solista. L'atmosfera è rilassata ed è la tecnica canora dei due che emerge prepotente, con rime complesse e perfettamente intrecciate. Anche in questo caso SxM si dimostra un album veriegato che contiene in nuce gran parte delle successive evoluzioni dei suoi protagonisti.

Rime memorabili

Neffa: "e caccio rime con la fotta la ballota che fa? "Hoooo!!"/C'è il guaglione con le rime già sai/e viene su e non si ferma più/c'è snif snif Neffa nella dopa e ha una fattanza blu/chico cazz'è? La vita senza dopa è vita grama e non ce n'è"

"Ehy-ehy-ehy e bum-chap bum-chap qui chi c'è/il tipo che fa? Frista, con una mano nella mista:/caccio rime per i brothers and sistaz/si sta bene solo se la dopa è buona già sai/c'è Neffa con la rima alli guai/in dopa vera insieme a Soulee B/Sangue Misto... bella lì"

Campionamenti

Manca Mone

Arrivati a questo punto dell'ascolto, stretti tra divagazioni jazz, funk, soul e sperimentazioni linguistiche, ci si potrebbe chiedere che fine hanno fatto i suoni schietti, le linee melodiche semplici e dirette, i bassi avvolgenti, sporchi e potenti, che avevano caratterizzato le prime tracce del disco. La risposta è Manca Mone che, con una delle basi più trascinanti di tutto il disco, ci riporta alle orecchie quel suono strettamente old school che fino a ora aveva caratterizzato pezzi come Clima di tensione, Cani Sciolti e Lo straniero ma senza il loro senso di paranoica oppressione. L'argomento del pezzo sono i fottutissimi soldi. Quelli che, per certa gente, non ci sono mai, qualsiasi cosa succeda.

Rime memorabili

Dj Gruff: "Manca mone da tempo cerco un modo, ci sarà una soluzione/con una rapa non risolvo la questione/la condizione, un tetto di questo reppo/non parlarmi di rispetto gratis, me ne sbatto"

"un suono zero campionabile funziona solo live/puoi goderti il sound solo se ce l'hai e quando manca son davvero guai"

Neffa: "sono nella dopa, la dopa non basta/se non suona ding ding lira nella cassa/S.O.S., e pure quando marca male chico, no stress/io cerco di svoltare qualche business/con le tattiche da impusteda"

Deda: "Questa situazione inizia a farsi dura/sogno di milioni su milioni come il signor Bonaventura/e quando mi sveglio vedi non ce n'è/la luce del mattino viene a ricordarmi che
guaglioni come noi soldi non ne fanno mai/chico già lo sai e alli alli guai/vediamo scommettiamo o ti fa strano?/Se manca mone per i guaglioni neanche noi ci siamo!

Campionamenti

Piglia male

Ho perso anni ad interrogarmi sul senso oscuro dei versi che aprono Piglia Male e solo indirettamente, grazie a un Tweet di Wu Ming, ho scoperto chi è Ablatik. Ovvero Aldo Vignocchi, ovvero il leader e fondatore dei Kavalla Kavalla, ovvero uno dei punti fermi dell'undergroud bolognese. In ogni caso, chiusa la partensi storica, qui sporfondiamo di nuovo nel buco nero ossessivo con un pezzo dai suoni impastati ed ecotoplasmici. Basso pulsante che s'ingruma con la batteria che esplode il quarto quarto direttamente nella vostra capoccia. Nel testo si cita De André, solo che lo smarrirsi di Andrea qui ha una sfumatura un poco più lisergica di quanto non accadesse nella canzone del cantautore genovese.

Rime memorabili

Deda: "Certe volte piglia male/è come l'acido di un trip che sale, sale/e mi accompagna giù/al di là del blu, oltre la soglia dentro il nero,/dove fa brutto vero/per un po' starò via, non mi cercare/Andrea si è perso e non riesce più a tornare"

"è la pressione a 100 che mi rende ostile/è la tensione che dà sul mio stato mentale/ecco i guaglioni con i nervi a pezzi,/e scoppiano scazzi, e i miei fratelli sono pazzi.../Meglio tener la porta chiusa:/sta per scoppiare un gran casino nella casa"

Neffa: "E la notte dentro il letto mi rigiro/quando prendo sonno tutto a un tratto non respiro/dormo con un occhio chiuso, l'altro no/chiedimi cos'è, cos'ho/teso vero, preso male perciò/so ben io che succede nella testa di un guaglione/voglia di giocare: None-none-none/Vivo come vivo tra le maschere di sale/anche se rido, io sono il chico preso male

Campionamenti

Fattanza Blu

Penultima traccia, il viaggio si avvia alla conclusione, il buco nero della paranoia forse ce lo siamo lasciato alle spalle ma il sole lo stiamo aspettando e probabilmente lo aspetteremo ancora per un bel po'. Per intanto ci accontentiamo di navigare nell'atmosfera crepuscolare di Fattanza Blu. Ritmi lenti per una base liquida in cui i bassi, ancora una volta carichi e profondi, sono fatti apposta per farci ondeggiare, cullandoci nell'abbandono a cui ci lasciamo andare sciogliendo la tensione.

Rime memorabili

Neffa: "bella lì Neffa è il nome sono polleggiato/metre guardo il film col flash incorporato/e che sia ciocco che sia nero skunk oppure kiff/fumo porre ma non faccio sniff/assumo hashish in quanto faccio su/e in quanto faccio su/la mia fattanza è una fattanza blu"

Dj Gruff: "Blu come la nota/nuota dentro il blu dell'acqua con le onde/blu come le Rizla lunghe, suona le trombe/ne faccio su e ancora su per ore ore e ore/blu come lo schermo del campionatore/schiaccio il bottone pronti via con il programma per andare in dopa"

Campionamenti

Notte

Fine del disco, la celebriamo con una traccia strumentale in cui Dj Gruff si diletta in un'improvvisazione jazz cucendo insieme diversi assoli di tromba. La notte ci avvolge e ci parla coi suoi rumori, è stata una lunga giornata. È il caso di celebrarla degnamente. SxM si chiude così. Arrivederci a tutti